Dino Paradiso comico

DINO PARADISO


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DINO PARADISO
Agenzia Parisi Spettacoli
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DINO PARADISO/

BIOGRAFIA

GLI INIZI

Il mio primo spettacolo comico l’ho tenuto in prima media e contrariamente a quello che diceva la mia prof di italiano e cioè che io dovevo intraprendere un percorso scolastico di genere artistico/teatrale, la mia inclinazione ad animare ed allietare il pubblico, l’avevo considerata quasi come un hobby.
Durante il liceo sono entrato a far parte della compagnia teatrale della parrocchia. Ma ancora il tutto era per me un gioco.
Mi sono iscritto alla facoltà di scienze politiche alla università di Bari. Mentre scrivevo la tesi ero pieno di paure per il mio futuro lavorativo e formativo, difficile, in una terra come la mia che per quanto straordinaria e ricca subiva la competizione globale.
 
Il caso, il destino o non so cosa mi mise difronte una opportunità. La grandissima Serena Dandini, quella che io idolatravo da piccolo seduto sul divano di casa, apre una scuola per attori comici a Potenza. Mia cugina mi convince a fare il provino.
 
Un giorno mia madre mi chiama(io ero a Bari) e dopo avermi fatto le solite domande di routine: ”Hai mangiato?” Fa freddo a Bari? Ti sei messo la canottiera?", mi dice “è arrivata una lettera a firma Serena Dandini. Io muto, “Aprila mamma ,leggi cosa c’è scritto”. E lei:” caro Dino Paradiso sono felice di comunicarti che sei stato selezionato insieme ad altri 19 ragazzi e ragazze da tutte Italia per entrare ufficialmente nella scuola per attori comici “COMIC LAB”. Le lezioni si terranno nel meraviglioso Teatro Stabile di Potenza, ecc…”Non sapevo cosa fare. Gioire?Preoccuparmi forse.
 
Chi lo avrebbe detto a mio padre che dovevo lasciare Bari e trasferirmi a Potenza. “Mamma glielo dici tu?” e lei” ma ce si pacc(ma che sei pazzo)”. Vabbè glielo dissi e dopo un VAFFANCULO in stampatello mio padre mi accompagnò a Potenza.
 
Quello che credevo un hobby si palesò come una grande opportunità e forse la scelta più difficile e importante della mia vita. Fu un anno bellissimo, formativo, entusiasmante, a tratti piu duro del percorso universitario.

L'ESORDIO

Dino Paradiso Cabaret
Finita la scuola teatrale discussi la mia tesi in bioeconomia e mi laureai, con gran pace dei miei genitori. Con alcuni degli alunni del Comic Lab mettemmo su una compagnia teatrale ed iniziammo a lavorare in giro per la Basilicata. Mi piaceva quel lavoro ma non ero ancora convinto che potesse essere la mia professione.
 
Per molti anni ancora ho fatto di tutto: cameriere, barman, consulente GAL per animare il territorio attraverso finanziamenti europei, senza dimenticare il mio impegno politico nel consiglio comunale del mio paese per 10 anni.
Fu proprio ad una festa dell’unità, organizzata come tradizone dalla nostra sezione, che scrissi e portai in scena il mio primo monologo comico.
Durava appena 20 min. Li capii che c’era qualcosa da scoprire. Una sorta di porta chiusa che era sempre stata difronte a me. Mi serviva una chiave per aprirla.
 
La consapevolezza che quella strada intrapresa portasse in un luogo ancors sconosciuto, si faceva sempre piu forte.

STORIA RECENTE

Cosi nel 2013, dopo essermi esibito per strada, nel mio paese, imitando i personaggi piu caratteristici, decisi di partecipare ad uno dei più importanti festival comici d’ Italia: il BRAVO GRAZIE.
Partii per Roma. Su quel palco prima di me si erano esibiti artisti come Ficarra e Picone, Luciana Littizzetto, Enrico Bertolino e tanti altri divenuti poi famosi al garande pubblico. Ero letteralmente cacato sotto dalla paura. Era la prima volta che difronte,non avevo il pubblico locale, oltre agli esperti del settore.
 
Alla fine la presentatrice annuncia il vincitore della edizione 2013:DINO PARADISO. Non ci credevo. Ritornai a casa con il treno. Quel viaggio non finiva mai. Una vittoria è la prova che il cabaret poteva essere la mia principale attività.
 
Torno alla mia vita, al mio lavoro saltuario. Quell’anno decisi di partecipare ad altri 2 festival comici: IL PREMIO CHARLOT, a Salerno e il FESTIVAL DEL CABARET DI MARTINA FRANCA. Li vinsi entrambi. Cazzo, la cosa si fa seria.
 
Quello stesso anno squilla il telefono. A chiamarmi è il produttore di MADE IN SUD, in onda su Rai 2. Mi convoca a Napoli, mi provina. Torno a casa. Dopo due giorni la notizia: “sei nel cast di MADE IN SUD”. Non ci credo, io sulla rai, in televisione. Grande emozione ed esperienza indimenticabile.
La tv mi insegna cose che non sapevo, mi fa capire che non basta la bravura ma serve qualcosa in più. Devo ragionare come un comico televisivo e modulare la mia esibizione in tal senso. Sono ancora un po inesperto e forse ancora troppo incredulo.
 
Nel 2015 arriva la convocazione a Colorado su Italia uno. Arrivo a Cologno Monzese negli studi mediaset con una carica diversa e la consapevolezza che mi stavo giocando una carta importante. Venti puntate di fila. Una consacrazione al grande pubblico e la consapevolezza ormai palese che quella sarebbe stata la mia vita. E poi la radio a Radio 2, alcune piccole parti in diversi film e centinaia di serate in giro per l’itali e non solo. Oggi mentre scrivo sono ancora convinto che sul libro della vita ci sono ancora molte pagine bianche da riempire e che le scelte della nostra vita spesso sono quasi inconsapevoli. Spesso non è la ragione che muove i tuoi passi ma il cuore, senza mai dimenticare che un pò di culo non guasta mai.

 

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